Il food è diventato la nuova appartenenza alla “tribù del consumo” la cultura dei giovani l’argomento mediatico vincente quello che ha superato moda e sesso.
Lo chef ora è un figo! Oggi sono nati degli hobbisti dei consumi alimentari cacciatori di esperienze cultori delle nuove aperture dei locali le nuove parole che sono entrate nel nostro vocabolario sono foodies, concept store, MasterChef, food blogger c’è questo utilizzo totale della lingua inglese nel mondo del food rispetto all’italiano del cibo.
Ormai non si può più comprare senza aver prima mangiato sul posto
Chi è un “foodie” come nasce? Un foodie è un gourmet, una persona con un interesse appassionato e raffinato nei confronti del cibo e delle bevande alcoliche e non. Un foodie ricerca nuove esperienze nel campo della ristorazione come un hobby o un’attività , più che semplicemente mangiare per fame o per comodità.
E questo ha portato alla crescente attenzione dei media con il proliferarsi di programmi televisivi dedicati (Master Chef). Infatti, sono nate e stanno nascendo molte figure che sono spesso tra loro tutte collegate o per dire complici legate al mondo dei social del marketing come TripAdvisor, della nuova categoria di “celebrity chef” dei testimonial della pubblicità in televisione e sono diventate le nostre nuove star un mondo tutto fatto di immagine di apparenza a partire dalle foto di piatti pubblicate su Instagram Dove i piatti prima si fotografano poi casomai si mangiano
Il food è estremamente fotogenico.
basti pensare che è stato cognato a proposito un altro nuovo nome “food porn” già si capisce che questa sorta di moda di tendenza di fotografare il cibo e poi di postarlo sui social con una inquietante maniacalità di dettagli e inquadrature proprio come lo stile pornografico.
se poi togliamo lo sguardo dalla televisione o dal nostro smartphone e dall’app dei social media e andiamo a intervistare, a parlare con chi realmente si occupa – non solo il modo immateriale della ristorazione – ma che lavora 12 ore attorno ai fornelli , o che hai investito i soldi per aprire un locale , capiamo subito senza nessun dubbio che l’immagine che ci stanno raccontando i media è completamente diversa dalla realtà
Ma come siamo arrivati a tutto questo?
È nato un nuovo mercato mangiare era un atto ingenuo privo di significati esperenziali
Siamo in un mondo iper connesso in quello delle app della soluzione continua per tutti i nostri problemi e per tutte le nostre curiosità ma il mondo va avanti e abbiamo bisogno avevamo bisogno anzi di un ulteriore evoluzione con i frigoriferi e gli armadi pieni lo smartphone in tasca, tutti negozi sono strapieni di merce esposta ma tutto questo non basta perché le persone hanno sempre bisogno di qualcosa di nuovo di nuovi stimoli e così che nasce il mercato delle esperienze, quel consumo dove il cliente compra sì ma anche vivere oltre il singolo prodotto che ha appena acquistato oltre la sostanza è utile l’uso che potrò mai farne.
Ed è proprio così che nascono questi concept Store una nuova formula distributiva la creazione di un’esperienza di acquisto unico finalizzata a comprare un marchio in uno spazio fisico il negozio e che ci permette di comprare il tempo di qualità una risorsa al giorno d’oggi che scarseggia
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